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I fratelli Belloise Mike, Steve e Salvatore jr, Usa - pugili

I fratelli Belloise erano figli di Salvatore Belloisi, nato a Baiano nel 1884 ed emigrato negli Usa agli inizi del 1900.

La nuova generazione dei Belloisi negli Usa cambiò il cognome in Belloise e Belloisy.

Hanno combattuto sul ring del mitico Madison Square Garden.

 

 

 

 

 

 

 

 

Mike Belloise (18 febbraio 1911 – 2 giugno 1969)

Campione mondiale pesi piuma dal 1936 al 1938

Michele  Angelo Belloisi (Mike) era il primogenito di Salvatore e Giulia Belloisi. Il padre era nato Baiano e la madre ad Altavilla Irpina.

Fu il primo dei fratelli Belloise ad intraprendere giovanissimo la carriera di pugile professionista. 

Da dilettante ebbe un record di 140 vittorie, 32 sconfitte e 28 pari.

Fu titolare della nazionale USA di pugilato e partecipò a vari tornei internazionali e preolimpici.

La sua carriera professionistica iniziò nel 1932 e durò fino al 1947 con un record di 91 vittorie 28 sconfitte, 13 pari. Durante la sua carriera incontrò i migliori pesi piuma del tempo: Henry Armstrong, Joey Archibald, Petey Scalzo, Chester Rico etc. etc.

Aveva uno stile particolare: non era un artista del KO ma era famoso per la sua agilità sul ring, per il suo micidiale jab (il diretto) col quale teneva lontano l'avversario e per il destro naturale che alternava con potenti colpi con il sinistro, confondendo l'avversario e negandogli l’opportunità di controattaccare; per tale caratteristiche era soprannominato “the Bronx Spider”, cioè “il ragno del Bronx”. Combatté 4 volte per il titolo Mondiale, vincendo due volte e perdendo gli altri due incontri.

Nel 1936 conquistò il titolo mondiale piuma (versione NYS) battendo per KO Everett Rightmire. Nello stesso anno lo difese battendo per KO l'inglese Davey Crowley.

All’apice della sua carriera nel 1938 Mike s’infortunò subendo un serio intervento chirurgico con l’asportazione di una costola. Dopo l’intervento riprese a combattere con avversari mediocri per verificare il suo stato di salute, evitando di difendere il titolo mondiale. Per tale ragione la federazione pugilistica nel 1937 gli tolse il titolo a tavolino. Nel 1938 incontrò Joey Archibald per il titolo vacante e perse ai punti con una decisione discutibile. 

Continuò a fare pugilato fino al 1947, alternando incontri ed allenando un’altra stella nascente della famiglia Belloisi, suo fratello Steve, che diventò un noto pugile di fama mondiale.

Morì all’età di 58 anni ed il famoso giornalista sportivo Bill Gallo commentò: “Mike Belloise ha lasciato in eredità all'arte pugilistica coraggio, astuzia, carattere, agilità.”

Era l’idolo dei conoscitori della vera e pura boxe, amato e riverito dai suoi avversari ed il suo nome è scritto nel museo degli eroi del pugilato e nell’Italian-american champions hall of fame.

Per leggere tutta la sua carriera pugilistica, aprire il link seguente:
http://www.cyberboxingzone.com/boxing/belloise.html

  

Stephen (Steve) Michael Belloise (The Bronx, New York 6-12-1918 * 18-2-1984)

Steve, nonostante non divenne campione del mondo, è il più famoso dei fratelli Belloise per la sua aggressività sul ring e per i suoi forti colpi. Nel mondo della boxe era soprannominato "Gink" (malocchio) perché, nell’entrare sul ring, diceva all’avversario che lo avrebbe battuto perché gli aveva fatto il "malocchio".

Era un peso medio e nella sua carriera di 12 anni ottenne il record di 95 vittorie (54 per ko), 13 sconfitte e 3 pareggi.

Incontrò i migliori pesi medi dell’epoca e fu vicinissimo al titolo mondiale. Due volte incontrò il campione del mondo Ken Overlin e perse entrambe le volte con verdetti contestati dal pubblico e dalla stampa. Stabilì un record insolito quando agli inizi della carriera atterrò un avversario ben tre volte con un solo pugno.

 Dei suoi memorabili incontri si ricorda quando nel 1949 incontrò il campione francese Robert Villemain che fu messo al tappeto 5 volte ed alla fine dell’incontro, vinto da Steve, il francese dovette correre in ospedale per una urgente trasfusione di sangue. Ancora un incontro memorabile fu con Tommy Bell che fu malmenato da Steve con potenti colpi al corpo e "uppercuts" (montanti). L'incontro fu definito dalla stampa come il migliore incontro dell’anno.

Nel 1949 Steve incontrò a Parigi il campione europeo, il francese Jean Stock, in una semifinale per il titolo medio e il diritto di incontrare il campione mondiale Marcel Cerdan. Steve letteralmente massacrò l'avversario, mandandolo al tappeto varie volte e vinse per ko.

In quell'occasione Steve insieme al fratello Sal fece una scappata a Baiano, visitando il luogo dove suo padre era nato e fu ospite di suo cugino, il maresciallo Stefano Belloisi. La sua venuta a Baiano a quel tempo fu seguita attentamente dal giornalista Agostino Acierno, che scrisse vari articoli su Steve e sulla sua famiglia.

Al ritorno negli Usa, Steve ebbe la brutta notizia che Jack La Motta era stato preferito a lui per incontrare Cerdan. Ancora una volta la stampa chiese spiegazioni per quella scelta, ma, essendoci di mezzo la malavita, non se ne fece niente, anzi un giornalista che perorava la causa di Steve fu accecato col il vetriolo: un avvertimento per mettere a tacere le cose.

Steve continuò a fare la boxe. Nell’ultimo anno della sua carriera incontrò un astro nascente della boxe mondiale, Sugar Ray Robinson e fu sconfitto per ko nonostante riuscisse a rompere il setto nasale all’avversario.

Ritiratosi dal ring, divenne attore con piccoli ruoli in alcuni film. Nel 1976 fu onorato dalla stampa di New York come il pugile più popolare locale degli anni quaranta. In quel tempo la televisione trasmetteva lo spettacolo “Friday Night Boxing” con incontri di pugilato tra i migliori pugili d’America. Steve ebbe un premio come l’eroe del venerdì sera, essendo stato eletto beniamino del pubblico televisivo durante i suoi frequenti incontri che si svolgevano per l’appunto il venerdì sera.

Il suo nome è iscritto nel museo italo-americano dello sport. Si spense nel 1984 con il morbo di Alzeimer, causato dai troppi colpi ricevuti in testa!

(da aggiungere: Dopo la sua carriera nel pugilato professionistico, Belloise è diventato muratore, poi ispettore edile. Ha prestato servizio nella Marina degli Stati Uniti durante la seconda guerra mondiale. Steve Belloise morì il 18 febbraio 1984, al Bronx Veterans Hospital. Ha anche avuto un ruolo cameo nel film Requiem for a Heavyweight , come impiegato d'albergo. Rilasciato nel 1962, questo  film era basato sul dramma televisivo di Rod Serling del 1957. (Serling è anche famoso per le sue serie televisive "The Twilight Zone" e "Night Gallery".)Interpreta Anthony Quinn nel ruolo del pugile "Mountain" Rivera, che è alla fine della sua carriera di pugilato dopo un knockout di Cassius Clay . Si innamora della donna che cerca di trovargli un lavoro, mentre il suo manager cerca di farlo diventare un lottatore che indossa un costume indiano.Apparizioni di cameo di Ali, Jack Dempsey , Barney Ross , Willie Pep , Gus Lesnevich , Abe Simon , Steve Belloise , Johnny Indrisano e Arthur Mercante Sr. (da BoxReC)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Salvatore jr (Sal) Belloise (1926 - 2001) 

Sal era un peso medio e medioleggero, un buon pugile, ma non aveva la stoffa dei suoi fratelli. In una carriera che durò circa 6 anni ottenne un record di 24 vittorie, 9 sconfitte e 3 pareggi.
Approfittando del successo di suo fratello Steve, combatteva spesso nel sotto-clou della riunione.

Agli inizi della sua carriera i giornalisti lo definirono un nastro nascente per una sua vittoria conseguita su un ex campione sulla via del tramonto, ma Sal non aveva la perseveranza nell’allenarsi e nel fare sacrifici; amava la bella vita e dopo il suo ritiro dal ring diventò famoso a Las Vegas dove si stabilì aprendo una scuola per barman.

 

(da: Andrew Belloisi , “Storia del casato Belloisi”)