© © 2023 - Carmine Montella, Baiano (Av). Senza l’autorizzazione scritta del titolare del copyright è vietato l’uso di testi, immagini e video del sito.

Quanto azzurro nel cielo immenso,
quanto verde nei campi ariosi…
ma poca luce lassù tra quei muri,
tra quei covi di lucertole dolenti
e nei sentieri di stanche lumache
arzille!

Ho visto labbra senza sorriso
e sguardi spenti
corpi stanchi
e gente con passo lento...
ma occhi senza lacrime!

Davanti alla porta si aspetta un marito...
vent'anni!
Vent'anni di sogni e speranze…
Vent'anni di fervida attesa
per dire addio alla. casa!
Nel suo lento procedere
veloce va via la gioventù…
ed ecco già son bianchi i capelli
e profondi i solchi sul volto
rugoso!

Negli occhi e sul viso si legge
il dolore...
negli occhi e sul viso si legge
il Calvario:
una croce pesante con fede
sopportano
e un premio giusto aspettano
dal Padreterno.

Sotto una quercia si gioca a tressette;
sopra il terriccio si gioca alla morra;
sotto una vite si guarda una mandria;
sopra un bel prato si guardan tre pecore.

Fanciulli che si rincorrono
senza fiatare,
fanciulli che si chiamano
senza parole...
fanciulli che han perso la voce
giocano muti davanti ai cascinali...
e gli uccelli migratori
han lacrime agli occhi.
Se allunghi la mano
han paura di stringerla,
se li chiami han paura di te!

Un cero si accende davanti ai morti
e si prega la madonna per i figli emigrati,
nel silenzio di una squallida reggia!

In fondo alla strada si aspetta
un figlio lontano ...
ma con dolore gli occhi velati
accarezzano poi quelle care spalle:
“Ciao, ma’!
La terra è avara
e la vita costa fatica...”
Al camposanto poi si porta l'estremo saluto!
Un fiore che poi appassirà!

C'è il sole tra quei cascinali,
c'è il verde intorno a quei muri:
ma nel cuore c’è il buio!

(Baiano, 2 Maggio 1972)