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Galante Colucci

(Baiano, 5 maggio 1935 *  Atripalda, 21 maggio  2012)

 

Ha pubblicato:

“I Mai del Baianese”, WM Group srl, Atripalda (Av), 1ª ed. 1997.

“I Mai del Baianese”, Editrice “Il Calamaio”, Roma, 2ª ed. 1998.
“La guerra nel Mandamento: 1943, bombe su Baiano”, Stampa Editoriale srl, Manocalzati (Av), 2008.

“Virgilio a Nola ed Avella”, in «Kaanion/Clanius»,  n.1, Avella, 1994.

“L'area urbana e i mosaici di Abella”, cit.,  n.1, Avella, 1995.

“Tradizioni radicate nei secoli, ancora prima del cristianesimo: il maio”, in «Il movimento dei cattolici e le origini della D.C. nel Baianese», Quaderni di Notizie anno 2 n. 1, Avellino, gennaio-maggio, 1982.

“La nuova statua di S. Romolo Diacono”, Atripalda, 1995.

“Ricordi e voci dalla sua Baiano”, in “L’azione delle idee. Ottant’anni di lotte e di passione. Testimonianze su Stefano Vetrano”, Mephite Editore, Atripalda (Av), 2003, pp. 153-164.

 

Altre pubblicazioni e relazioni sono citate nella biografia che segue.

Figlio di Stefano e Maria Giuseppe Montuori.

Pittore, grafico, incisore. Per 38 anni fu insegnante di materie artistiche presso le scuole medie. Diplomatosi all'Istituto d'Arte di Napoli, nello stesso istituto seguì il corso biennale di Magistero d'Arte, dove fu allievo prediletto dei maestri Francesco Galante (pittore - grafico) e di Enzo Frascione (incisore).

Frequentò il Corso di Pittura presso l'Accademia di Belle Arti di Napoli, diretto dal maestro Emilio Notte e con molto interesse quello della tecnica dell'incisione (acquaforte, xilografia...) sotto la guida del maestro Arnoldo Ciarrocchi.

Partecipò a significative mostre regionali e nazionali, venendo più volte premiato. Nel 1957 prese parte a Napoli a mostre collettive di pittura e incisione. Ancora alunno al Corso di Magistero nel 1958 fu invitato a Roma come meritevole giovane incisore al prestigioso "Premio Torcoliere".

 

Successivamente partecipò alle seguenti manifestazioni d'arte:


1964 - Premio Villa San Giovanni di Pittura
1965 - Il Biennale dell'Incisione Contemporanea in Italia, Taranto
1965 - Mostra Nazionale del piccolo formato, Benevento
1966 - VII Rassegna di Pittura, Cassino (premiato)
1966 - II Annuale d'Arte grafica, Europa Arte, Ancona (premiato)
1967 - Mostra delle Regioni, Europa d'Arte, Ancona (premiato)
1967 - III Biennale dell'Incisione Contemporanea in Italia, Taranto
1969 - XIX Rassegna "G.B. Salvi", Piccola Europa, Sassoferrato
1969/70 - I Trofeo "Saverio Galano", II Annuale di Pittura, Nocera
          (premiato)
1970 - Mostra "Artisti Irpini", presso la Galleria Lombardi di Avellino, 
          dove venne presentato anche il volume "Artisti Irpini" a cura del     
           critico d'arte Manfredi Sica
1970 - XX Rassegna "G.B. Salvi", Piccola Europa, Sassoferrato
1970 - IV Biennale dell'Incisione, Taranto
1971 - Biennale Internazionale di Pittura, Alatri (segnalato)
1974 - I Premio Internazionale di Pittura "B. Radici", Gualdo Tadino
1974 - I Festival Nazionale d'Arte Grafica, Centro d'Arte "Il Vortice",
          Salerno (premiato)
1974 - Internazionale di Pittura "Lario Cadorago", Cantù - Como
1974 - IV Premio Internazionale "Brunellesco" di Arti Visive, Firenze
          (premiato)
1975 - I Rassegna Internazionale "Premio T. Fiore", Expo Sport, Fiera di    
          Bari
1975 - II Festival Naz. di grafica, Centro d'Arte "Il Vortice", Salerno
          (premiato)
1975 - VII Mostra di Pittura e Bianco - Nero, Foggia (premiato)
1975 - V Concorso Nazionale di Pittura "Città di Borgosesia"
1975 - III Edizione del Premio Internazionale di Pittura "Città di
           Valdagno"
1975 - V Premio Internazionale "Brunellesco" di Arti visive, Firenze (II
           Premio)
1977 - Premio di Pittura "Città di Mestre"
1977 - II Premio Nazionale di Pittura e Grafica "Città di Fabriano"
1977 - Premio Nazionale Città di Caserta, I Trofeo Vanvitelli
1978 - VI Biennale dell'Incisione di Taranto
1981 - IV Premio Nazionale del "Laceno" Città di Avellino (premiato)
1982 - Biennale di Incisione e Grafica originale "L. Servolini", Livorno
1984 - VII Rassegna di Pittura e Scultura (XXIV Festival del Cinema
           Neorealistico), presso il Museo Irpino, Avellino
1986 - I Rassegna Itinerante d'Arte di Artisti Irpini Contemporanei,
           organizzata in diversi Comuni della Provincia di Avellino
1994 - I Rassegna Internazionale di Arti Visive, presso ex Carcere
          Borbonico, Avellino
1995 - I Rassegna Internazionale di Arti Visive, Ariano Irpino
1995 - Mostra Collettiva presso il Centro Culturale "Napoli Nostra",
          Napoli.

L'artista fece parte del Gruppo Irpino "Ipotesi Cinque" che nel 1972 tenne una mostra alla Galleria Arte 33 di Avellino, curata dal critico Manfredi Sica.

Fu membro dell'Accademia G. Marconi ed è l'unico artista irpino iscritto con atto notarile all'Accademia degli Incisori d'Italia.

Allestì diverse mostre personali in varie città italiane.

Si sono interessati di lui i seguenti giornalisti e critici: G. Amodeo, A. D'Andrea, L. Schiavone, E. Mele, E. Siano, R. Mezza, G. Talento, I. Bruno, M. Molfettone, Manfredi (Riccardo) Sica, A. Ginesi, Leo Strozzieri, R. Mormone.

 

Bibliografia:
Rivista “Le Arti”, Milano luglio 1972

Rivista “Arte Nuova Oggi”, Jesi n. 1-2, 1972; e sett. 1973

Rivista “Le Arpi”, Foggia 1974. Catalogo Bolaffi, n.9,Torino, 1974

“Dizionario Biografico dei Meridionali”, vol. I, Napoli, 1975

“Archivio Storico Italiano”, vol. VII, Napoli, 1975

“Enciclopedia Scultura e pittura italiana”, vol. I, Edizione del Garda (BS) 1975
“Enciclopedia dell'Arte Contemporanea”, vol. III, Pavia, 1975.

Rivista "Il Vortice", Salerno, febbraio e dicembre 1975

Annuario “Arte Base”, n.1, Torino, 1976.

“Enciclopedia Nazionale degli artisti”, edizioni E. Bugatti, Ancona, 1976

Rivista “La Trivella", Avellino, 16 giugno 1976.

Altre recensioni e cenni critici su diversi quotidiani e settimanali, per esigenze di spazio non possono essere riportate.

Galante Colucci iniziò a scrivere dal 1977 articoli per hobby sul settimanale cattolico dell’Irpinia “Il Ponte” e  collaborò fino al 2012. In particolare sul numero del 20 maggio 2006 pubblicò “Baiano – Il centenario della nascita di Nicola Litto: Il commosso ricordo” e sul n. 5 del 10 febbraio 2007 “Baiano – Il generale Silvino Foglia recupera l’inno di Sant’Antonio” da Padova, scritto nel 1906 dal comm. Francesco Napoletano, musicato nel 2006 dalla maestra Gina Conte e presentato il 28 gennaio 2007 nella Parrocchia di S. Stefano a Baiano.

Nel 1975/76 collaborò alla pubblicazione dell’Annuario della Scuola Media di Lapio (AV) con la seguente ricerca: “Monumenti e arte a Lapio”.

Interessandosi dei Beni Culturali del paese in cui risiedeva, contribuì attivamente alla realizzazione del film-documentario sonoro “Atripalda - Arte e Storia” (1980), soprattutto per alcuni testi e al montaggio del film.

Il professore Francesco Barra lo invitò a collaborare per i fascicoli “I Comuni dell'Irpinia”, a cura della Camera di Commercio di Avellino, in particolare per i fascicoli di Atripalda e Avella, pubblicati nel 1982/83.

Nel 1982 pubblicò il testo “Tradizioni radicate nei secoli, ancora prima del cristianesimo: il maio” in “Il movimento dei cattolici e le origini della D.C. nel Baianese”, Quaderni di Notizie, anno 2 n.1, gennaio-maggio.

Nel volume “Almanacco Irpino 1985” trattò una sintesi della storia di Atripalda.

Collaborò anche per il settimanale “Il Sabato” di Atripalda e per la rivista del Gruppo Archeologico di Avella Kaanion/Clanius, dove nel n.1 del 1994 pubblicò “Virgilio a Nola ed Avella” e nel n.1 del 1995  “L'area urbana e i mosaici di Abella”.

Negli anni ‘80 fece parte dell’Associazione di Archeologia Industriale di Napoli, diretta da architetti e professori dell'Università di Napoli.

Dato il suo interesse per l’Archeologia Industriale nel 1989 venne invitato dal Centro Universitario Europeo per i Beni Culturali di Ravello a Villa Rufolo, dove tenne una relazione dal titolo: “Le ferriere e ramiere di Atripalda e di San Potito in Irpinia”, scritto che venne scelto insieme ad altre relazioni di vari studiosi e pubblicato in un volume unico.

Nel 1995 insieme ad altri studiosi prese parte al Convegno di Studi “Manifatture e sviluppo economico nel Mezzogiorno”, organizzato dal Centro di ricerca “G. Dorso”, relazionando sul seguente tema: “Archeologia industriale nella valle del Sabato”; il testo è stato pubblicato per gli Annali 1993 e 1996 dal Centro "G. Dorso" di Avellino.

Per la Parrocchia di Sant’Ippolisto M. di Atripalda diede alle stampe l'opuscolo "La nuova statua di S. Romolo Diacono" (1995).

Nel 1997 pubblicò la prima edizione del volume "I Mai del Baianese"; nel 1998 poi  la 2ª edizione.

Nel 2008 pubblicò il volume “La guerra nel Mandamento: 1943, bombe su Baiano”.

Nell'anno giubilare 2000 partecipò a mostre fotografiche collettive itineranti in alcuni paesi irpini sul tema: "Feste e religiosità popolare".

Per il Comune di Atripalda curò la pubblicazione dell’opuscolo "Atripalda - L'antica chiesa e la nuova edicola di San Giacomo Apostolo" (2001).

Dal 2001 fece parte della FIAF (Federazione Italiana Associazioni Fotografiche) di Torino e del Circolo Fotografico "Werner Bischiof" affiliato alla FIAF.

Partecipò al 1° Concorso fotografico nazionale "Uno scatto in Irpinia" a Zungoli (AV) con ottanta concorrenti per 484 foto, e ottenne il secondo premio per la sezione del colore.

Inoltre, nel corso della sua vita eseguì grafici, curò l'impaginazione di alcuni libri e ne illustrò le copertine.

Come ultimo suo impegno le dieci illustrazioni a china del libro “Beata gioventù” di Enzo Barone (Stampato nel gennaio 2012 presso la Pieffe Tipografia, Avella, Avellino).

 

***


Così scrisse di lui lo storico locale Pasquale Colucci.

 

«Cosa poter scrivere ancora di un uomo la cui umanità, cultura, umiltà, disponibilità, generosità sono già largamente note in tutta l’Irpinia ed oltre. […]Un uomo raro non solo per la sua poliedrica personalità e le sue multiformi passioni […] ma raro soprattutto per la straordinaria bontà, la  straordinaria intelligenza, la straordinaria saggezza del suo animo, qualità che al solo incontrarlo traboccavano copiose nella mente e nel cuore dell'interlocutore. […] Quando, infatti, ci incontravamo […] una gioia indescrivibile avvolgeva le nostre accorate discussioni. Incentrate solitamente sulla nostra comune passione per la ricerca storica ed etnografica, ma, non di rado, debordanti verso gli altri filoni che arricchivano lo splendido impegno spirituale, culturale e sociale di Galante Colucci: la vita della confraternita atripaldese della quale era segretario e della quale -per la sua innata umiltà -non aveva mai voluto assumere la carica di Priore […], la sua lunga e feconda carriera di docente e soprattutto di pittore ed incisore di fama, il suo attaccamento al ciclismo e alla sua mitica bicicletta che -come spesso mi confidava- non avrebbe abbandonato mai, la grama vita e le difficoltà in cui da sempre si dibatte la stampa locale, il patrimonio artistico sacro delle chiese di Atripalda e soprattutto della sua Baiano che egli amava immensamente.

Un amore che, come tutti i grandi e veri amori, non poteva rimanere senza frutto e che, infatti, ha generato i due volumi che egli ha dato alle stampe sui Mai del Baianese e sulla Guerra nel Mandamento, […] Due studi condotti con estremo impegno e dedizione e che sono stati accolti con grande interesse dalla comunità baianese, tanto che proprio dalla sua ricerca sugli anni della Seconda Guerra Mondiale a Baiano (dei quali il Nostro era stato testimone diretto) è poi scaturita l’idea del monumento alle vittime civili baianesi di quell'immane conflitto, alla cui realizzazione egli ha dato un apporto decisivo e appassionato, sostenendo generosamente l’encomiabile iniziativa promossa dal circolo Socio-culturale "L’Incontro”.

[…] A questo mai sopito amore di Galante Colucci per il paese natio e per i suoi concittadini, corrispondeva e corrisponde tuttora l’indiscusso affetto per lui della comunità tutta di Baiano.»

(Irpinia insieme, p. 3,  Atripalda, maggio 2012)