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(Baiano, 30 giugno 1928 * Usa s.l., s.d. )

 

(In seguito ad  una mia ricerca presso l’anagrafe del comune di Baiano, ho scoperto che il suo nome proprio incredibilmente è “Polo-Nord”.
Probabilmente il padre Raffaele era rimasto affascinato dall’impresa del Generale Umberto Nobile che il 24 maggio 1928 aveva raggiunto il Polo Nord con il dirigibile “Italia”, che durante il viaggio di ritorno si era schiantato sui ghiacci a causa di una violenta tempesta. Il piccolo veniva alla luce proprio mentre il Generale lottava per la vita coi suoi uomini in attesa dei soccorsi.)

 

Polo-Nord Sarno, nacque a Baiano il 30-6-1928, figlio di Raffaele Sarno e Carolina Maietta. I suoi genitori emigrarono negli Usa agli inizi del 1920, ma a causa della instabilità dell’economia americana ritornarono nella loro patria con tutta la famiglia nel 1927.

Ha ricordato ad alcuni amici di aver frequentato l’asilo infantile con le suore a Baiano nella parte posteriore dell’edificio delle scuole elementari. Frequentò il ginnasio e il primo liceo al seminario di Nola; dopo gli altri due anni di liceo conseguì la maturità classica al G. Carducci di Nola e si iscrisse all’università di Napoli, alla facoltà di Ingegneria Elettronica, che frequentò per due anni. Prima che scoppiasse la seconda guerra mondiale, il padre con una parte della famiglia era ritornato in America  e aveva preso residenza nella zona di Pittsburgh nello stato della Pennsylvania.

Nel 1947 con il resto della famiglia raggiunse i genitori nel nuovo continente, ottenendo immediatamente la cittadinanza americana, essendo figlio di cittadini americani.

Dopo un paio di mesi in America, Sarno presentò domanda di ammissione ad una università d’Ingegneria elettronica per continuare i suoi studi. Gli esami di pratica e le prove tecniche furono superate con ottimi risultati, ma c’era un problema: Polo non parlava la lingua inglese con l’eccezione di una lieve conoscenza grammaticale ottenuta a scuola in Italia e poche frasi che aveva appreso in quei due mesi di permanenza negli Usa. Il preside dell’università, però,  subito si accorse delle capacità e del genio dell’alunno e prima che l’anno scolastico iniziasse lo mandò a proprie spese ad una scuola privata per perfezionare l’inglese.

Dopo essersi laureato, nel 1953 fu assunto come ingegnere elettronico dalla compagnia Bell Aircraft, che sviluppava, disegnava e costruiva soprattutto aeroplani militari e missili. Infatti nel 1948 la Bell Aircraft aveva costruito il famoso aereo militare X-1, il primo velivolo statunitense progettato espressamente per fini di ricerca nel campo delle alte velocità ad abbattere la cosiddetta "barriera del suono”. Sarno prese parte agli studi della seconda generazione di aerei, finalizzati a portare avanti ricerche sulla stabilità e il controllo del volo ad alta velocità oltre che suriscaldamento aerodinamico,  e a sviluppare e costruire una serie di quattro X-1, di cui uno studiato per testare sistemi d'arma alle alte velocità.

Sarno fu assegnato ad una base dell’Aeronautica Militare in Florida per un programma che sviluppava missili che trasportavano bombe atomiche. Dopo cinque anni di lavoro e ricerche prese il comando di un gruppo di esperti con il compito di assistere l’aeronautica militare statunitense nel lancio di prova di questi missili nel Golfo del Messico. Nel frattempo, essendo un impiegato civile, con molto tempo libero a sua disposizione, imparò a pilotare gli aerei e ottenne il brevetto di pilota.

Alla fine del programma, fu assegnato ad un programma spaziale patrocinato dalla NASA, che consisteva nel testare i sistemi di sicurezza e salvataggio degli equipaggi,  nel controllare da terra i moduli spaziali e nell’assistere e aiutare gli astronauti in orbita intorno al nostro pianeta e nei viaggi sulla Luna.

Inoltre partecipò ad operazioni tecniche nei progetti “Mercury” (fu il primo programma statunitense a prevedere missioni spaziali con equipaggio) e “Apollo” (fu un programma spaziale statunitense che portò allo sbarco dei primi uomini sulla Luna) e svolse il suo lavoro nei centri spaziali di Kennedy Space Center (Cape Canaveral, Florida) e Johnson Space Center (Houston, Texas).

Verso il 1965 partecipò ad un progetto missilistico molto ambizioso, di nuovo con l’Aeronautica Militare, per sperimentare  la capacità di lanciare missili a testate nucleari verso obiettivi alla massima distanza possibile su questo pianeta. Il progetto  fu studiato in basi militari a Los Angeles e San Bernardino, in California, e durò 15 anni.

Polo Sarno ha confessato di essere contento che fino ad oggi questi missili,  allo sviluppo dei quali lui ha contribuito, per il bene dell’umanità non sono mai stati usati in operazioni belliche, ma sono funzionali e pronti ad essere lanciati in qualsiasi momento.

Negli inizi del 1980, con il consenso della Bell Aircraft Company, si dedicò ad insegnare Ingegneria Elettronica presso una università del suo luogo di residenza per circa 8 anni. 

Nel frattempo, per migliorare la sua conoscenza della Fisica Nucleare,  approfondì i suoi studi in matematica, fisica e quantum meccanica per poter continuare le ricerche in Astrofisica e Fisica Nucleare.

 

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Non è più tornato in Italia, ma il suo nome resterà per sempre scritto nel registro dei figli illustri di Baiano.