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Nuotando lentamente
mi distendo sopra il mare
e in silenzio
le mie braccia
in un mondo mi portano
di sogno e di piacere
dove nuove sensazioni
avidamente io scruto.

Tra un’alga ed una roccia
come due perle i tuoi occhi
mi sembra di vedere;
le mie braccia
mi portano lontano
ed io le seguo;
ancora occhi in fondo al mare
ancora perle sugli scogli.
Io seguo le mie braccia
in un piacere che mi assale,
che mi prende piano piano
e mi porta dentro te.

Tu sei il mare di Scalea,
coralli le tue mani,
scogli il tuo corpo,
alghe i tuoi capelli,
i tuoi pensieri si tramutano
in polipi e seppie
che s’involano veloci
nel profondo di una tana.

Il piacere di seguirli,
di andare dentro il mare,
di entrare nel tuo mondo
che si apre al mio frugare
in una fusione
di pensiero e realtá
che fa vibrare
il mio nuotare
in un lampo di felicitá.

(Scalea, 27 Luglio 1980)