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Dimissioni dal Consiglio Direttivo della Democrazia Cristiana

(27 Giugno 1989)

Al Segretario della Sezione D.C. di Baiano

Ins. Francesco Sorriento

 

e p.c. Al Segretario della Direzione provinciale della D.C. di Avellino

dr Arturo Iannaccone

 

Egregio Segretario,

anche questa volta, come già cinque anni fa, il gruppo consiliare democristiano, di cui lei fa parte con i due vice-segretari, ha dimenticato subito le facili promesse elettoralistiche di dare spazio ai candidati  non eletti, di coinvolgerli nelle scelte, di far tesoro delle loro qualità e capacità!

Il gruppo consiliare è in grosse difficoltà, per definire l’assetto dell’esecutivo dell’Amministrazione comunale.

Non capisco perché lei, in qualità di Segretario di sezione e di membro del gruppo consiliare, in questa fase di riflessione, non abbia ancora convocato la Direzione sezionale, unitamente con il gruppo e coi candidati non eletti, per trovare tutti insieme una soluzione alla delicata questione.

Le ricordo che lei, insieme con i due vice-segretari, ha sempre lottato per far prevalere il principio secondo il quale le decisioni del gruppo consiliare debbano essere prese in sezione congiuntamente con la Direzione del partito. Perché ora, passato sull’altra sponda,  ma pur sempre e ancora Segretario di sezione, tiene all’oscuro il partito delle trattative lunghe e difficili che gli undici consiglieri eletti stanno conducendo (spesso in case private!)? Perché non porta a conoscenza della Direzione o dell’Assemblea le vere motivazioni che stanno ritardando l’assetto dell’esecutivo? Perché non rendere trasparenti le trattative? Perché non vanno smentite le voci di piazza e le varie ipotesi che si fanno sulla “guerra fratricida” che voi consiglieri comunali democristiani state combattendo non per la collettività ma per il raggiungimento di obiettivi personali o per chissà quali interessi nascosti?

I cittadini ed i tesserati democristiani si aspettano una azione di trasparenza e una lezione di democrazia, che difficilmente arriverà.

La delusione è venuta proprio dai nuovi eletti, da chi si batteva per questi principi, caro il mio Segretario! La lotta per il potere è sempre più forte lotta per i principi!!!

Di non minor valenza è l’altra “guerra” che già alcuni tesserati si stanno preparando  a combattere per le cariche di Segretario politico di sezione e dei vice-segretari.

E se, come si dice in piazza, la soluzione di entrambi i problemi è strettamente legata, nel senso che i patteggiamenti per la distribuzione delle cariche amministrative dipendono anche da precisi impegni per il rinnovo delle cariche sezionali, allora, le confesso, io vedo nuvole grigie all’orizzonte!

L’ambizione personale vale sempre più del discernimento delle qualità, valutando le quali si può insediare la persona giusta al posto giusto, senza dimenticare le chiare indicazioni degli elettori.

Il partito già è stato ferito in questa belligeranza, avendo perso, nello spazio di un paio di settimane dopo il clamoroso successo alle amministrative di maggio, il consenso di circa cinquecento baianesi, alle elezioni europee, completamente snobbate da chi pensava unicamente alla corsa alle cariche amministrative, in barba al partito!!!

Al sottoscritto, deluso, resta una sola scelta: la più sbagliata! Quella di dimettersi dalla Direzione del partito. Dopo il suo contributo ventennale, leale e continuo, alla vita della sezione! Dopo aver coperto per vari anni la carica di Segretario alla luce della trasparenza reale! Dopo aver dato, con la sua candidatura e col suo impegno, un contributo personale alla vittoria del 28 e 29 maggio u.s.!!!

Al sottoscritto non piace stare in istituzioni dove si muore di inedia, dove vige solo la forza del più forte, dove non c’è spazio per le idee non sorrette dai pacchetti di tessere, unica base per il lancio o il rilancio di persone e di ambizioni!

Baiano, 27 Giugno 1989