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Lettera al direttore del "Meridiano"

(Marzo 1997)

Egregio signor direttore,

in data 11 Dicembre del 1996, a pagina 8 del numero 10 - Anno III, il suo giornale ha pubblicato un mio lavoro dal titolo “Realisti del Baianese contro i Repubblicani”, frutto di una  ricerca  sulla storia del Baianese.

Successivamente, in data 28 Febbraio del 1997, a pagina 8 del numero 2 - Anno IV,  ha pubblicato una “errata corrige”, a rettifica di un mio “presunto” errore, a firma di Silvino Foglia, secondo il quale il personaggio dell’ evento storico “Don Pietro Foglia” non era un sacerdote come da me scritto, bensì  “un modesto benestante di quel tempo”.

Una pagina di storia indubbiamente non deve mai riportare  un dato sbagliato. Pertanto è sempre opportuna  (e doverosa) la correzione  da parte di un lettore attento e scrupoloso, se il fine ultimo è quello di far trionfare la verità!

Però, convinto di non aver torto, penso di avere diritto ad una replica, per evitare di essere giudicato un ricercatore superficiale.

Io non conosco il testo di Antonio Iamalio “La Valle Munianense”, edito da don Giovanni Picariello, citato da Silvino Foglia a sostegno della sua tesi. Non so, pertanto, in che anno sia stato scritto. Conosco però di Antonio Jamalio il testo  “Appunti biografici su Carlo Pecchia e Antonio Jerocades” pubblicato a Matera il 1904, nel quale a pag. 11 l’autore parla della cellula giacobina che si era formata in Mugnano per il proselitismo incessante effettuato sin dal 1793 dal sacerdote massone Antonio Jerocades, relegato da allora dalle Autorità nel Cenobio di San Pietro a Cesarano. Pubblicato, ripeto, nel 1904!

Il sottoscritto, invece, ha attinto la notizia oggetto della questione dalla relazione “Di una segnalata vittoria dei Mugnanesi sopra gli odiati Repubblicani nel 1799”, pubblicata a Napoli nel 1799, opera del sacerdote Don Saverio Bisesti, presente agli avvenimenti e artefice della vittoria dei realisti che egli stesso guidò nella lotta. Ed il Bisesti scrive testualmente:   “... in avanti c’erano gl’insorti di Cardinale guidati dal giovane Mario Bisesti (n.d.r. suo nipote), e quelli di Baiano guidati dai sacerdoti Don Carmine Napolitano e Don Pietro Foglia...”

Essendo una relazione scritta nel 1799, all’epoca dei fatti  e dal promotore principale della insurrezione dei realisti, non ho motivo per dubitare che “Don Pietro Foglia” fosse  un sacerdote.

Ben vengano, ora, studi più accurati sugli avvenimenti citati, per sciogliere questo enigma.

(P.S. Desidero dire all’ amico Silvino Foglia, solo per eccesso di pignoleria, che la breve citazione del mio testo, da lui fatta nella “errata corrige”, e riportata tra “virgolette”, è una trascrizione infedele non conforme all’ originale, anche se di esso ne è il sunto “fedele”. E’ opportuno ricordare che l’ uso delle virgolette obbliga  a trascrivere esattamente un  testo.)