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Guerra tra amministratori a Baiano a colpi di manifesti.

Se stessero a casa, però, farebbero meno danni!

(Ottobre 2008)

A Baiano, da alcuni mesi, gli amministratori comunali manifestano il loro pensiero attraverso manifesti murali. Evviva la democrazia! Fanno bene! E' un modo anche per portare a conoscenza della cittadinanza problemi di interesse comune che altrimenti potrebbero sfuggire a persone poco attente ai fatti del paese. Certamente creano l'occasione ed offrono gli argomenti per discutere in piazza. Ma la cosa che mi lascia sconcertato sono le accuse che amministratori fanno contro altri amministratori per il semplice fatto di essere passati dalla maggiornza all'opposizione o dall'opposizione alla maggioranza con un giro di valzer che ha dell'incredibile. Accuse fatte da consiglieri oggi all'opposizione contro provvedimenti della maggioranza adottati quando gli stessi accusatori erano parte attiva della maggioranza. Consiglieri oggi in maggioranza che devono difendersi dalle accuse di chiudere gli occhi su quei problemi che essi dai banchi dell'opposizione sbandieravano ai quattro venti. E poi. Io accuso te, tu accusi me! Io dico che tu sei disonesto, tu dici che io sono stato disonesto! Io dico che tu non sai amministrare, tu dici che io non ho saputo amministrare! Senza voler ricordare le cattiverie e le offese personali che con tanta leggerezza o indelicatezza vengono pericolosamente espresse!

Mi vien voglia di dire a questi amministratori. "Siete sempre gli stessi ad amministrare Baiano da trent'anni. Sempre le stesse persone o le stesse famiglie. Una volta all'opposione, una volta in maggioranza. Visti i risultati, è meglio stare a casa!!! Fate meno danni alla comunità di cui siete i rappresentanti!!!... Se Baiano è diventato l'ultimo paese del Mandamento (Lo dite anche voi!) o forse l'ultimo paese dell'Irpinia, la colpa è solo vostra! Non potete appellarvi a niente! Sparatevi addosso quando e come volete, come state facendo attraverso i manifesti e le chiacchiere in piazza, ma -per una questione di onestà- riconoscete che avete sulla coscienza il decadimento morale, culturale e materiale del nostro paese che una volta era il punto di riferimento di un vasto territorio che vedeva in Baiano il nuovo, il futuro, l'avanguardia, l'eccellenza, il progresso!... Ricordate (attraverso le vignette del Roditore pubblicate nel mese di dicembre del 2007!) cosa avete candidamente affermato in un consiglio comunale e... passatevi la mano sulla coscienza!"

Questo, che era un bel paese della provincia di Avellino, è stato massacrato giorno dopo giorno da tutti gli amministratori che si sono seduti sulle poltrone del palazzo municipale! Non ricordo uno solo che non abbia fatto, direttamente o indirettamente, la sua parte di danni. E quanti di costoro, con la faccia tosta che si ritrovano, si preparano e si organizzano di nuovo per provare ad amministrare ancora il paese! Invece di scappare il più lontano possibile dalla casa comunale, con la coda in mezzo alle gambe ed il rossore sul viso!

Quello che, poi, mi lascia perplesso è il manifesto del 26 ottobre 2008 sottoscritto da 10 consiglieri comunali che invitano "a riportare tutto nell'alveo della civiltà" come se manifestare il proprio pensiero attraverso manifesti pubblici è atto incivile; come se informare la gente è atto incivile; come se fare comizi pubblici in piazza è atto incivile! Fa rimanere sconcertati allorquando scrivono che "l'immagine che traspare del nostro paese è quella di impazzimento e di smarrimento della ragione"!

Io vorrei proprio capire il senso di questa affermazione. Se si scrivono manifesti o si rilasciano interviste ai giornali, anche se di un certo "peso" e di una indelicatezza spesso fuori posto, questo significa che c'è una forma di "impazzimento" e di "smarrimento della ragione"? Non è democrazia? E se tutto questo -a dir vostro- veramente è "impazzimento" e "smarrimento della ragione", abbiate pazienza: non coinvolgete il paese in queste analisi affrettate; non offendete i cittadini; non coinvolgete chi proprio non c'entra! Gli attori impazziti e senza ragione probabilmente siete voi amministratori, non il paese che, tutt'al più, è vittima della vostra estemporaneità nell'amministrare la "res publica"! L'immagine di "impazzimento" e di "smarrimento della ragione" la danno -se è vero che la danno- quelli che fanno politica, non i cittadini che "pazzi"non sono, né hanno "smarrito la ragione". Gli amministratori hanno bisogno di andare sulla Luna a recuperare il senno perduto, come fece Astolfo nell'Orlando furioso. A voi purtroppo manca la lettura di Voltaire che nel suo "Trattato sulla tolleranza" scriveva già nel lontano 1763: "Disapprovo quello che dite, ma difenderò fino alla morte il vostro diritto di dirlo!" Massima manifestazione del rispetto delle altrui opinioni, quale parametro per definire civile una società! La forma di inciviltà -e non me ne vogliano i sottoscrittori del manifesto che sono tutti amici- è invece considerare la manifestazione del pensiero degli altri come "impazzimento" e "smarrimento della ragione"!!!

Sulla stessa linea si è messo il Coordinamento sezionale del Partito democratico, che invoca "un maggior senso di responsabilità da parte di tutti", cosa che "aiuterebbe a rasserenare gli animi".

Come voler sottolineare che sono "irresponsabili" coloro che stanno pubblicando il loro pensiero attraverso i manifesti o i comizi. Certamente se l'opposizione stesse zitta, è sicuro che quelli della maggioranza avrebbero gli animi rasserenati e dormirebbero sogni tranquilli. "Leggete anche voi il pensiero di Voltaire!" E si chiede poi di "mettere al primo posto la politica intesa come servizio." Grande verità! Grande progetto! Facile a dirsi... ma il difficile è realizzarlo concretamente coi fatti! Ed i fatti dimostrano che per molti amministratori di oggi e di ieri la politica è stata sempre e solo a servizio della propria famiglia e delle proprie faccende private!

Concludo sottolinenando una curiosità. Io che sono un tesserato dell'Italia dei Valori, spesso vengo attaccato da persone che mi gridano in faccia che Di Pietro si esprime con un pessimo italiano. Ebbene! A queste persone chiedo di rileggere i loro manifesti contorti e pieni di errori di italiano. Se fossero temi fatti a scuola, sarebbero tutti bocciati. Prima di pubblicarli, fateveli almeno correggere!