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Rispettare la legge è questione di libertà

 

Un popolo contribuisce allo sviluppo e alla potenza di una nazione, quando crede nello Stato, nelle sue Istituzioni, nella Legge. E rispetta la Legge perché sa che essa garantisce ordine, equilibrio, imparzialità.

La grandezza di una nazione si vede anche attraverso i comportamenti della gente nelle piccole manifestazioni di tutti i giorni, e soprattutto attraverso ciò che produce e lascia ai posteri.

 

Sono stato a Hollywood, in California, e in due settimane ho avuto il tempo di ammirare la gente e capire perché gli USA sono una grande potenza! Proprio nelle piccole cose quotidiane che rendono più vivibile la vita.

A partire dalla raccolta differenziata dei rifiuti e dalla pulizia settimanale delle strade che viene fatta rispettando una turnazione settimanale indicata da una apposita segnaletica. E nel giorno prestabilito non si vede l’ombra di una macchina in quella strada! Ho percorso in lungo e in largo i dintorni di Hollywood (nei quartieri ricchi  e in quelli meno ricchi, abitati soprattutto da messicani) e non ho visto per terra o sulle aiuole una sola volta una cacca di cane o una lattina di coca cola o una bottiglia o una busta di plastica neppure portata dal vento! Venivo assalito allora dai ricordi di via Calabricita, della valle del Clanio, delle stade del Nolano!!!

Pensando alla illegalità continua e perenne dei nostri paesi, sono rimasto letteralmente folgorato dal rispetto che gli automobilisti americani hanno del codice della strada. Sacro! Milioni di macchine in giro, grazie anche al costo irrisorio del carburante e alla libera circolazione sulle autostrade senza il pagamento del pedaggio. Non un solo incidente o un semplice tamponamento sulle strade a quattro cinque corsie per carreggiata! Corsie riservate alle automobili con più di due passeggeri; corsie per automobili con il solo autista alla guida; così ognuno può viaggiare con una velocità diversa, sempre nel rispetto del limite imposto dalla legge. Sacra è la corsia di emergenza! (In Italia si usa regolarmente per sorpassare quando c’è traffico!) Sacra è la corsia riservata all’automobile con il solo pilota! Sacro il limite di velocità, senza i micidiali autovelox che invece usano gli sceriffi italiani! Si viaggia, così, meglio, in modo più ordinato. E tutto è più scorrevole. E si fa anche prima rispetto al caos che si fa in Italia con i pazzi al volante che fanno perdere più tempo e pazienza! Sacro è il parcheggio! E sacro fino all’inverosimile è il parcheggio negli incroci. Gli americani pitturano di rosso il bordo del marciapiede per delimitare la fascia di otto metri entro i quali è assolutamente vietato parcheggiare o semplicemente sostare! In Italia, nei nostri paesi, si parcheggia sui marciapiedi, nei varchi di accesso, sulle zone riservatre ai disabili che devono fare continui slalom tra le macchine e salire e scendere dai marciapiedi. (Come pure i bambini, i vecchi, le donne con i passeggini!). Si parcheggia fino all’ultimo centimetro di strada negli incroci o si invade comodamente l’incrocio senza rispetto per niente e per nessuno, causando non poche difficoltà a chi deve svoltare! Si parcheggia fin sotto il cartello di divieto di sosta. Si parcheggia fin sotto il baffo dei vigili urbani!

Non ho visto un cartello stradale rotto o coperto dai rami degli alberi o imbrattato da scritte.

Una notte, dopo mezzanotte, percorrendo una strada a sei corsie, l’autista (una donna di colore) aumentava la velocità  tutte le volte che la segnaletica lo consentiva; poi rallentava vistosamente, senza nessuna macchina in giro, quando il limite si abbassava. Poi di nuovo accelerava e quindi decelerava con una calma serafica! Io pensavo agli automobilisti baianesi che sfrecciano ad alta velocità anche nel centro storico del paese con il rischio di mettere sotto prima o poi qualche bambino o qualche anziano!

Una mattina, tutti in macchina guidata da un italo-americano, parente, per andare agli studi cinematografici. Un minuto, due minuti con il motore acceso e non si partiva. Pensavo che volesse far riscaldare il motore! All’improvviso mi fa: “Carmine, tua moglie (che era seduta dietro, al centro!!!) non ha messo ancora la cintura di sicurezza!” Non c’è commento da fare!

Un giorno uscimmo per comprare dei regali. Parcheggiammo proprio in un incrocio. Poiché lo spazio disponibile era poco, l’autista, parente di origine messicana, mi chiese di scendere dalla macchina e di controllare se avesse invaso la fascia rossa. Si spostò su mia indicazione di una decina di centrimetri e spense il motore!

Beh! La civiltà è anche in queste cose, per gli americani così naturali. La legge, in fondo, cos’è? E’ una strumento che fa vivere meglio! “Meditate, gente! Meditate!” diceva Renzo Arbore!