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Baiano, Passione di Cristo, edizione 2010.

Duemila anni fa, si avvicinava la Pasqua e Gesù di Nazaret su un’asinella faceva il suo ingresso trionfante in Gerusalemme, tra una folla  festante, in delirio, che gridava:<<Osanna al Figlio di Davide!>> “E al suo entrare in Gerusalemme tutta la città si commosse” (dal Vangelo secondo S. Matteo)

Dal 1995 Gesù, seguito dai suoi Apostoli, arriva a Baiano in groppa a un’asinella; parte dalla piazza centrale del paese; percorre corso Garibaldi e fa il suo ingresso nel centro storico (a simulare Gerusalemme); fa tappa nelle botteghe; incontra e dialoga con gli artigiani.

Come sempre emozionante la scena dell’ultima cena (“Or mentre mangiavano, Gesù prese del pane, lo benedì, lo spezzò, lo diede ai suoi discepoli e disse: Prendete e mangiate; questo è il mio corpo. Poi prese il calice, rese grazie e lo diede loro, dicendo: Bevetene tutti, perché questo è il sangue, il quale sarà sparso per voi in remissione dei peccati”). Non da meno la preghiera nel giardino di Getsemani; il tradimento di Giuda (“Chi bacerò è Lui: prendetelo!”); la sua cattura ad opera di un drappello di soldati; l’incontro con Caifa e con Ponzio Pilato; il processo,la fustigazione.

Il percorso fino al monte Golgota con le tenebre ormai avanzate, illuminato dalle torce e dal calore della popolazione, è seguito da gente incredula e commossa nel vedere Gesù scortato e deriso da soldati romani orgogliosi di portarlo al supplizio finale; osannato dai suoi seguaci; seguito dalla madre, dagli apostoli e dal popolo, con sulle spalle una pesante croce e in testa una corona di spine.

Sulla collina di Gesù e Maria ci sono le croci tracciate nel disegno divino. Una di queste è Sua. Al centro. In mezzo a due ladroni. Lì ha fine la Sua vita terrena.

Un interminabile silenzio sotto gli ulivi, rotto solo dal pianto di una madre e dal dolore di un Dio che muore da uomo inchiodato su un legno: “Elì, Elì, lamà sabactani?” “Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?”. Dopo l’ultimo sospiro: “Padre, perdona loro, perché non sanno quello che fanno!” (S. Luca) raccolto pietosamente da una folla sempre più numerosa, profonda, trepidante, tra fumi e fulmini che rendono spettrale l’atmosfera, Gesù inizia il suo viaggio verso il Cielo per sedersi alla destra del Padre, secondo le Scritture.

 

 

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