Le "logiche diseducanti" del Segretario della DC di Baiano

(Marzo 1980)

ll segretario della sezione democristiana di Baiano. nel suo intervento sulla "Voce" del 16 febbraio parla di ''logiche diseducanti", "di idee nuove di cui abbiamo necessità assoluta nel baianese", di "sfida culturale" ai partiti laici.
Parole altisonanti che meritano una risposta da parte di chi non le condivide. Chi vive da vicino la vita della sezione e chi l'ha vissuta in prima linea sa che l'attuale segretario non ha cercato portatori di "idee nuove" ma solo parenti e "amici" (in cerca di favori) da iscrivere al partito per gonfiare il già voluminoso pacchetto di tessere che garantiscono una posizione di "potere" solida, dall'alta della quale si corre spesso il rischio di sfiorare l'arroganza. E questo è un modo vecchio e superato di far politica e di gestire una gloriosa sezione.
Le idee nuove si possono anche avere. L'importante è che vengano partorite nella mente di chi non ha una "forza quantitativa" per farle valere e non può scalfire il piedistallo del potere (che poggia purtroppo ancora sui pacchetti di tessere) di chi può anche millantare che tre più due può fare comodamente dieci, per espresso desiderio della maggioranza!
Queste sono le "logiche diseducanti" che lui vuole combattere con i paroloni ma di cui si serve per conservare il "potere", senza accorgersi che la sezione sta perdendo il contatto con le nuove generazioni (linfa vitale del futuro) che da tempo se ne stanno alla larga dai gruppi di potere, che in questo modo rendono un cattivo servizio al partito e alla comunità, potendo soffocare ogni iniziativa di democrazia e di libertà.
Se è giusto, poi, lanciare una "sfida culturale" ai partiti, penso che sia almeno doveroso lanciarla a sé stessi e impegnarsi con la propria coscienza e con la propria intelligenza a raccontare più verità ai lettori dai vari giornali sui quali si pubblicano le proprie idee, che poi tutto sommato non sono che un riassunto povero di quelle del CAPO, il segretario nazionale del partito dalle cui labbra si pende !