Resteranno i monti
testimoni del nostro passaggio
e la terra zappata dai padri
e dai padri dei padri.

Resterà il cielo coi suoi arcobaleni
e le nubi copiose di pioggia.

Resterà il vento
con la sua voce
e la furia devastatrice.

Resteranno la luna e il sole,
le stelle e l’infinito.

Resteranno le strade
con le lastre di pietra lavica.

Resteranno le case
con gli intonaci scoloriti
e i ferri arrugginiti.

Di noi solo il ricordo
di un figlio dopo un figlio
e… poi più niente!

 

(Baiano, 3 gennaio 2019)