Tristezza nel mio cuore penetra

se il treno della vita,
accompagnato da un lento notturno

che lascia cadere sui binari le sue note,
nel tempo passato mi riporta,


quando i miei sogni di fanciullo
avevano i colori dell’arcobaleno,
quando le ali della speranza

 

mi portavano nei cieli del futuro
e sfidavo il vento col filo di un aquilone;
quando nei solchi della terra
mettevo i semi della vita
e concimavo i miei progetti
con letture infinite di libri;
quando con l’azione quotidiana
ad amare m’insegnava mia madre
e mio padre la forza del lavoro
e la fiducia nel domani.


Su quel treno però salì la realtà
coi suoi pesi insopportabili
mentr’io senza mai dubbi
e con illusioni nello scrigno
i miei sentieri solitari seguivo!

Cieco a non capire semplici verità
che oggi l’anima mi scorticano.

Nessun frutto produrrà la lotta
se nessuno ti dà una mano,
se viaggi tra pecore incolonnate
che vanno a testa bassa;

tra sciacalli affamati che nel buio
da soli spolpano le prede di tutti;
tra gente egoista che i suoi prossimi sbrana
e calpesta il suo vicino senza pietà.

 

Ritorna dal passato il treno della vita
coi sogni portati via
e le opportunità rubate
e senza giovani nel vagone del futuro,
carico solo di falsi progetti
disegnati per pochi eletti
che fanno strage di chi ha voglia di emergere
solo con le proprie energie.


Il cielo si fa buio prima di sera
e dall’orizzonte si avvicina minaccioso
uno tsunami di egoismo e falsità
che travolgerà le fragili barriere dell’amore
dopo che in croce è stato rimesso Cristo!

Troppo debole sarà l’uomo
per arginare il male
se dentro aride ha reso
le radici della vita
ed i valori ha abbandonato
alla furia dei venti!

(Baiano, 13 Febbraio 2015)