Oh! Fannia, Fannia mia,
com’è strano turbarsi ancora
sentirsi percorrere da brividi
per un attimo
un attimo intenso di ricordi.
Scrivo
e un delicato notturno mi accompagna
con le note malinconiche
di un pianoforte rauco
che suona lentamente;
è martellante il rullo dei timpani
sibilante l’organo
evanescenti le vibrazioni del basso!

Dolce e profondo il tuo sguardo
mi ha confuso
Fannia!

(Baiano: 23 Ottobre 1975)