Intervista a Clemente Antonio Oliviero, di Avellino, candidato al Senato della Repubblica per la Regione Campania nella lista del “Movimento 5 Stelle”.

 

Chi è Clemente Antonio Oliviero?

Sono prima di tutto un ricercatore. Uno che non si ferma alle apparenze; mi interessa scoprire ciò che non è visibile agli occhi umani. E questa naturale inclinazione si riflette in tutto ciò che faccio: in famiglia, nel lavoro e in politica. Cerco di non farmi fuorviare da falsi problemi e mi sforzo di trarre sempre il meglio da ogni cosa. Proprio come l'attuale fase critica: la chiamiamo crisi e la avvertiamo in modo negativo ma oltre alle pur vere condizioni difficili che molti di noi stanno vivendo io credo che sia anche un'opportunità di crescita interiore.

Lei ha svolto importanti attività di volontariato anche in India. Oltre ad arricchire il suo bagaglio culturale, quale contributo porta alla sua attività politica questa esperienza?

 

Ho avuto la fortuna di confrontarmi e lavorare con importanti personalità che a livello internazionale operano per il bene comune. Tutto ciò mi ha permesso di modellarmi come individuo e ovviamente anche nelle mie iniziative politiche c'è sempre un aspetto riguardante il benessere delle persone. Bisogna rimettere al centro di ogni agenda politica l'essere umano e i suoi veri bisogni. Non è più rimandabile e di certo non lo possono fare questi euroburocrati che hanno come obiettivo finale la sottrazione delle sovranità nazionali.

 

Perché ha scelto la militanza nel “Movimento 5 Stelle?”

Dopo aver appurato che le ideologie sono servite solo a dividerci, ho deciso di operare per un movimento fuori da ogni logica partitica. Mi è arrivata questa opportunità in maniera molto naturale, semplicemente ho condiviso fin dalla nascita del blog di Grillo tutte le battaglie che io ho ritenuto sacrosante.

 

Quali eventi ha organizzato ad Avellino da quando ha scelto il Movimento 5 Stelle?

Con il gruppo di Avellino ho organizzato i vari V-Day in cui chiedevamo 2 mandati parlamentari, incandidabilità dei condannati, abolizione finanziamento all'editoria e cosi via. Ho condiviso le battaglie dei comitati promotori per l'Acqua Pubblica e per il No al Nucleare raccogliendo le firme necessarie ad Avellino, mi sono battuto per evidenziare le inadempienze del sistema raccolta rifiuti, ho fatto presente in varie occasioni la drammatica solitudine in cui vivono i residenti di una zona della città di Avellino una volta centrale ma che ora è letteralmente abbandonata. Con altre associazioni ho condiviso varie interessanti iniziative in favore della pace e potrei continuare all'infinito.

 

Quali battaglie pensa di combattere in Parlamento?

Una delle prime iniziative da prendere ritengo sia rafforzare la legge anticorruzione modificando il 416 ter e ristabilire il rapporto Stato - Cittadini eliminando una serie di privilegi parlamentari e abolendo i rimborsi elettorali. Subito dopo occorre mettere mano al rilancio delle PMI, vero motore dell'economia nazionale e spostare risorse provenienti dal risparmio sugli sprechi verso il Sociale. La tendenza all'impoverimento delle famiglie italiane deve essere immediatamente arginata con una serie di provvedimenti quali il reddito di cittadinanza. Non possiamo permettere che nessuno resti indietro.

Molta gente proclama di lavorare per il bene comune, poi quando arriva nella “stanza dei bottoni” coltiva solo l’orticello personale. Lei invece?

Comprendo lo scetticismo che vive un cittadino comune, ma la differenza la fa la credibilità. Chi ci ha governato in questi anni ha dimostrato di non poter dare risposte adeguate in quanto costretti a servire padroni sempre attenti a bloccare ogni progresso sociale. Il nostro Movimento esiste da soli 3 anni e finora tutto ciò che ha promesso di fare ha fatto. E mi riferisco ai vari consiglieri regionali che hanno destinato gran parte delle loro indennità a fondi creati per le PMI piuttosto che alla rinuncia dei rimborsi elettorali.

 

Nelle sue “Dichiarazioni di intenti per il Parlamento” leggo che lei non è affascinato dalle poltrone, ma dall’idea di impegnarsi per il bene comune. Può illustrarci meglio questo concetto?

Significa che non mi affascina l'idea di dovermi compromettere per una poltrona. Il sottoscritto già in passato, quando non esisteva neanche il blog di Grillo, essendo stato in prima linea nel campo del volontariato, ha rifiutato diverse proposte di un posto al sole in quanto provenienti da quel sistema partitico che ha mal gestito il nostro Paese. "I miei principi non sono negoziabili" per me non è uno slogan bensì una realtà che metto in pratica in ogni azione quotidiana.

 

Leggo ancora che il “Movimento 5 Stelle” non lotta per sostituire una casta con un’altra, ma è invece impegnato a rimettere al centro dell’agenda politica le esigenze delle persone, soprattutto di quelle che vivono difficoltà quotidiane. Come pensa lei di concretizzare questo proposito ambizioso?

Come dicevo in precedenza c'è assolutamente bisogno di occuparsi di chi è rimasto indietro. Bisogna mettere in campo una serie di misure come il reddito di cittadinanza prendendo le risorse magari fissando un tetto alle pensioni d'oro. Ma questa è solo una delle soluzioni possibili. Individuare gli sprechi ed eliminare la burocrazia può essere un altro rimedio, ma chi lo potrà fare questo taglio netto con il passato se non cittadini estranei alla casta? Altre risorse potrebbero essere recuperate dalla lotta all'evasione ma colpendo i grandi capitali evasi come quelli bancari e magari tagliando le spese militari.

 

Come pensa di rendere il popolo partecipe e protagonista nelle sedi decisionali?

Lo strumento che usa il nostro Movimento è la Rete attraverso la quale ci si tiene in contatto costante con la base. Ma siccome alcuni territori non sono coperti nemmeno con l'ADSL credo sia necessario mantenere contatti costanti e frequenti con i gruppi locali che dovrebbero farsi portavoce del territorio in questione. Per rafforzare l'impegno degli attivisti dei vari territori avrei in mente di organizzare gruppi di lavoro capaci di individuare e monitorare le varie problematiche.

 

Lei dice di rappresentare il risveglio del paese. Pensa di riuscire a coinvolgere i cittadini nel “nuovo risorgimento italiano”? In che modo?

Io dico che il Movimento rappresenta il risveglio del paese per troppo tempo assuefatto ad una politica vergognosa. La mia visione della politica non è per niente personalistica. Chi di noi avrà l'onore di entrare in Parlamento sarà il giusto coronamento di un impegno di svariati anni del gruppo di Avellino. I modi per coinvolgere le persone in questo rinnovamento li troveremo attraverso l'attuazione dei nostri progetti. Non c'è più spazio per le parole, ormai contano solo i fatti.

 

Ringrazio clemente Antonio Oliviero per la sua disponibilità, augurandogli di entrare in Parlamento a rappresentare le istanze del nostro territorio.