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Presentazione della Commissione Straordinaria della Fiera

 

La Fiera Vesuviana di San Gennaro, patrimonio delle popolazioni ad est del Vesuvio si è affermata, nel tempo, come l'evento per eccellenza dell’area vesuviana interna che va dalle pendici del Vesuvio fino a quelle dell’Appennino Campano, ove, in amena valle, giace Baiano, insieme con  gli altri paesi che gli fanno corona e con lo sguardo si aprono sull’attrattivo ed ampio territorio della Campania Felix. Quindi il rapporto con la Fiera Vesuviana appare oltremodo naturale, essendo l’unica vetrina sul territorio che si prefigge di valorizzare il patrimonio culturale ed economico dell’area.

La Fiera è stata sempre avvolta dalla leggenda, ma oggi che i ricercatori stanno approfondendo con metodo scientifico, e rigorosa analisi dei documenti, si avverte il vero valore che tale manifestazione ha avuto nel tempo.  Nella sua storia si leggono tanti episodi degni di nota, con riferimenti alla storia della Terra e del Circondario fino a dimostrare il valore sociale ed economico dell’istituzione.

L’Amministrazione straordinaria di San Gennaro Ves.no,   in un’ottica inclusiva di valorizzazione  di ciò che unisce ed interessa tutti, in particolare di un più ampio coinvolgimento del mondo giovanile, ha messo in campo una regolamentazione della manifestazione nella quale trovano spazio di espressione e decisione tutte le comunità interessate a parteciparvi

Le stesse rappresentanze istituzionali e scolastiche dei diversi comuni, come pure gli operatori economici e culturali, sono e saranno coinvolti sempre di più in fase di organizzazione dell’evento in un organismo collegiale di indirizzo (Cabina di regia intercomunale).

Insomma la Fiera oggi intende crescere mediante scelte condivise tra le genti a cui appartiene, intende arricchirsi per la partecipazione.

I grandi spazi della Fiera riservati alla cultura e all'eccellenza enogastronomica, la cura dell’artigianato nei suoi molteplici e multiformi aspetti, il settore culturale con le sue rassegne, con convegni, spettacoli e dimostrazioni, il salone equestre con le sue eccellenze, costituiscono i pilastri espositivi a cui si aggiunge il settore più specificamente commerciale; essi rappresentano degnamente il variegato bacino della Fiera e la sua storia produttiva ed economica. Non si tratta di un'operazione folkloristica, né tantomeno di un revival sbiadito dei tempi passati, ma un modo semplice per affermare un’entità territoriale ricca di cultura e di valori.

Degna di nota è la Celebrazione dei poeti e degli scrittori del territorio, che da vari anni si tiene durante la manifestazione fieristica ed ha permesso di rievocare quanti hanno espresso il meglio nel campo letterario e culturale più in generale, nei comuni che costituiscono il vasto comprensorio della Fiera; dopo S. Gennaro Vesuviano, Palma Campania, S. Giuseppe Vesuviano, Ottaviano, Somma Vesuviana, Nola, Saviano quest’anno tocca alla nobile Cittadina di Baiano, che appartiene al Bacino idrografico della Pianura Campana e alla stessa Diocesi pur essendo aggregata per compensazione, dall’Unità d’Italia ad oggi, alla Provincia di Avellino. Usi, costumi, tradizioni culturali sono comuni a quelli del vasto Comprensorio Nolano verso il quale si apre la Valle di Baiano per costituirne, grazie ai millenni di storia comune, parte integrale e qualificata, per i suoi prodotti, per le sue eccellenze gastronomiche, per il verde dei suoi monti e per l’amenità dei luoghi. 

Insomma la Fiera Vesuviana si arricchisce di un altro pezzo di cultura del territorio  e nello stesso tempo trasmette e riscopre di questo territorio i suoi valori; agli amministratori di Baiano, al prof. Carmine Montella autore dell’opera “Gli Indimenticabili” e alla cittadinanza tutta vanno i sentiti ringraziamenti per la partecipazione.                                                                                

La Commissione Straordinaria: Dott.ssa Erminia Ocello, Dott.ssa Raffaela de Asmundis, Dott.  Giuseppe Mingione