Ho diritto alla vendetta
O mio Dio,
o Dio dei miei padri,
muoiono i Tuoi figli sulla terra
ad un triste destino
abbandonati
e senza futuro.
Dov’è la pietà?
Ho fame!
Mangio solo pani rassodati
duri come pietre
e di notte sogno ossi da spolpare
tra rifiuti spartendoli con allupati topi.
Non bevo acqua senza mosche
che non vien giù neppur da nubi scure
ma rubata in secchi sporchi
da pietose botti.
La polvere che respiro
e brucia gli occhi
non la porta il vento dal deserto
ma vien da bombe nemiche
che l’alzano fin su i tetti.
O mio buon Dio,
vorrei giocare come i bimbi del mondo
vorrei sfogliare un libro
leggere una fiaba
e chiudere gli occhi
per non veder più rovine intorno a me.
Sulla pelle non sento il calore del sole
né il freddo della notte
ma solo brividi per l’indifferenza
e l’odore acre della morte.
Come cane al guinzaglio
ho trascinato verso casa
un amico in fin di vita
col corpo strapazzato.
Non serve il mio coraggio
mentre corro tra schegge infuocate,
lui mi guarda e chiude gli occhi
asciutti per il lungo pianto.
Il sangue che scorre sulle mie braccia
lascerà una scia lunga una vita
che mai la pioggia potrà lavare.
Ho visto morire mio padre
e i miei fratelli e la mia gente.
A turno delle bestie senza pietà
hanno violentato mia madre
mentr’io costretto a guardare
piangevo per le sue urla strazianti
che ancor tormentano le mie notti.
Vorrei salire in cielo
e accarezzare il Tuo viso
con le mani insanguinate dalla morte
e chiederTi perdono per ciò che devo fare.
L’odio che ho dentro
non finirà giammai
per tutti i martiri saltati in aria
che la terra non basterà a coprire.
O mio Dio,
o dio dei miei padri,
fa che un’arma mi porti via.
Se sopravviverò a tanta violenza
da grande dovrò vendicare il mio popolo.
Non avrò paura di morire,
ma all’inferno porterò con me
chi è causa di tanto dolore.
Umiliato nella mia dignità
potrò mai perdonare?
Ho diritto alla vendetta!?
(Baiano, 2 giugno 2025)